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L’IDENTITÀ

Una soluzione seria ed efficace per realizzare le “buone pratiche” è quella di interrogarsi sulla propria IDENTITÀ, sulla storia dell’istituzione, sulle scelte educative, sugli obbiettivi che s’intende raggiungere. Il riferimento ai fondatori, alla figura di uomo di scienza cui la scuola è intitolata, sono stati chiariti dal TEDONE per avere sempre la bussola aggiornata e per consegnare agli alunni ed ai docenti i messaggi fondamentali cui si ispira la scuola.

Non trascurabile è anche l’attenzione a rendere trasparente le scelte organizzative e quelle burocratiche.

La presentazione dello Staff di Presidenza non è solo una scelta di trasparenza, ma la modalità per motivare le scelte e rendere partecipi tutti gli operatori sulle attribuzioni assegnate ai collaboratori.

Anche la modalità di gestione corretta degli atti amministrativi (verbali e schemi), ma soprattutto dei registri personali dei docenti e di classe, rappresenta una attenzione ai particolari che molte volte sfuggono a chi è fortemente impegnato nell’azione didattica.

Non da ultimo, l'aspetto fondamentale della valutazione degli alunni che, nella comune percezione degli studenti, rappresenta il versante remunerativo del lavoro scolastico e domestico. La valutazione, per essere formativa, deve tener conto soprattutto della specificità dell'alunno (non si può fare parti uguali fra diversi, ammoniva don Milani), delle sue reali possibilità (livelli di partenza, ritmo di apprendimento, capacità di analisi e di intuito, ecc.), degli effettivi progressi realizzati. Fondamentali anche gli aspetti di diversità (alunni stranieri, diversamente abili, deprivazioni di diversa natura ecc.) che non possono essere trattati secondo una programmazione e valutazione "normale". Anche le forme di accertamento dei progressi registrati vanno correlate alle effettive condizioni di ogni soggetto. Ed ancora non si può mai mortificare un anche lieve progresso solo perchè non si è raggiunto il risultato finale proposto per tutti.

Alla base un principio semplice, semplice: ogni soggetto pone alla scuola una domanda educativa diversa (alle volte anche molto complessa); spetta alla scuola comprendere la diversità e rispondere in maniera adeguata per garantire comunque ad ognuno il successo formativo. (DPR 275/99, art. 1, comma 2). 

Una riflessione a parte merita la valutazione dell'apprendimento dei soggetti provenienti da altra nazione che incontrano maggiori difficoltà sia nell'ascolto che nella comunicazione. La comprensione ed assimilazione dei contenuti sono certamente esposte a ritmi più lenti e a difficoltà talvolta inimmmaginabili per noi. Da qui la necessità di adottare misure e procedure appropriate: è ciò che ha cercato di fare il TEDONE sia per i propri alunni che con l'estendere la proposta alle altre scuole attraverso i CRIT.

Liceo Scientifico Statale "Orazio Tedone", via A. Volta 13 - 70037 Ruvo di Puglia (Ba)
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