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L’APERTURA AL CONFRONTO

Un percorso di crescita attraverso le esperienze formative con l’estero

L’idea di scuola chiusa nelle proprie mura, ridotta ad una didattica dell’aula (sempre la stessa), con i banchi disposti in buon ordine (sempre uguale e con i posti assegnati per sempre), una cattedra posta in alto per dominare e controllare ogni postazione con il relativo alunno: questa immagine di scuola trova spazio solo nei ricordi di chi l’ha frequentata tanti anni fa. Una prospettiva che non può resistere nella dimensione attuale dell’insegnamento, in Italia e soprattutto all’estero. E’ partito con l’anno 1977 il progetto del TEDONE di confrontarsi con le altre nazioni, di osservare i sistemi educativi proposti al di là dei nostri confini, di potenziare le isolate esperienze realizzate episodicamente con l’ausilio di organizzazioni del settore in qualche anno precedente (emblematico il caso dell’alunno Roberto Lamura, ospite al quarto anno del Liceo, di una scuola statunitense per l’anno scolastico1983-84).

L’idea di apertura e di permeabilità rispetto alle innovazioni proposte non solo dalla ricerca pedagogica e didattica, ma suggerita dalle esperienze innovative provenienti dai diversi settori ed ambiti educativi comprese le scuole straniere, si è concretizzata in numerose iniziative ed occasioni di confronto.

Prima fra tutte la partecipazione nell’ambito del Progetto Europeo Socrates alla sessione ARION, visita di studio dal 16.11.97 al 23.11.1997 a Villefranche in Francia. Il tema della sessione francese era ”La scuola ed il rapporto con il territorio”. Nelle diverse giornate erano organizzate sessioni di studio e confronto (con verbalizzazione affidate agli stessi dirigenti provenienti dalle nazioni invitate) tra i partecipanti responsabili dei settori dirigenziali delle scuole di 8-10 nazioni. Il gruppo era chiamato a trattare i temi educativi, approfondire gli aspetti essenziali, confrontare le esperienze di buone pratiche. Il ricco programma di incontri e visite consentì di ricavare grandi progetti di sviluppo educativo.

060520092643Nell’ambito dello stesso progetto Arion il nostro Liceo ospitò il 26 aprile 1999 una sessione che incluse la visita al nostro Istituto per osservare le modalità di insegnamento e discutere di autonomia e riforme. La stessa ospitalità si ripropose negli anni scolastici successivi. Nel 2002 ci fu una seconda partecipazione ad una sessione francese ospitata dal Liceo Scientifico e Linguistico di Angers dal 21.01.2002 al 25.01.2002. Il tema dell’incontro era: Organizzazione di eventi culturali e formativi. La sessione fu ricca di esperienze e occasioni di verifica di modalità innovative di confronto ed interazione con il territorio, attraverso eventi artistici e culturali.

Analoga impostazione organizzativa e finalità formativa sono state alla base del grande progetto "Scambio di classi" che ha impegnato ogni anno il TEDONE, anche per più di una ospitalità nel corso dell'anno scolastico.

Ancora nell’ambito del Progetto SOCRATES, Assistentato linguistico Comenius, riservato ad istituti che intendevano ospitare un  assistente di lingua Comenius, il nostro Liceo partecipò all’azione che prevedeva l’utilizzazione dell’assistente linguistico come supporto all’insegnamento delle lingue straniere. Mediante un contratto senza oneri per la scuola si otteneva l’assegnazione di uno studente universitario all’ultimo anno di frequenza che realizzava un’esperienza di supporto all’insegnamento delle lingue straniere in qualità di lettore. Il progetto partì nell’anno 2002 ed ebbe enorme successo, tanto da essere riproposto anche negli anni successivi, fino a quando non si ottenne l’assegnazione del lettore di madre lingua. Non meno importante è stata l’esperienza di ospitare per tre volte un ambasciatore culturale del Giappone con l’incarico di essere a disposizione della scuola per attivare progetti di conoscenza della cultura e della storia del Giappone, ma anche per un confronto tra i nostri sistemi educativi e quelli nipponici.

La dimensione di apertura del TEDONE alle altre culture nazionali è testimoniata anche dall’accoglienza degli stranieri, dalla carica di Centro CRIT (Centro risorse interculturali territoriali), dalla pubblicazione “Osservatorio”, dai Progetti “Interagire per crescere”, “la diversità come ricchezza” e “La diversità come stimolo all’apprendimento”. Non ultima l‘azione di volontariato estesa ai paesi stranieri.

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