IL PATRIMONIO NEGATO

Di recente tante copie degli annuari (quattro edizioni, a testimonianza delle tante realizzazioni di attività socio-culturali consegnate alla futura memoria) sono state caricate su automezzi per essere consegnate al macero. Erano copie disponibili per lasciare nelle mani di visitatori e relatori che accedevano al Liceo per conservare una testimonianza della vita del TEDONE. Sorte ugualmente ingloriosa per attestati, diplomi, manifesti, calendari, foto, gigantografie, pannelli illustrativi ecc. scaricati nella “casa del custode” (secondo la dizione che risulta dal progetto di costruzione dell’edificio) dove regna l’abbandono, l’umidità e la negazione della testimonianza di un passato tanto vissuto. Sorte quasi analoga per coppe e medaglie, fra cui quella ricevuta dalla Presidenza della Repubblica, secretate in luoghi reconditi. La “damnatio memoriae” non può albergare in una scuola, a danno di tanti testimoni che conservano comunque il ricordo del passato e dei futuri alunni cui dovevano essere trasmessi, ed invece ne rimarranno privi. Da qui la motivazione di far vivere il passato attraverso un sito che vuole conservare (e non condannare all’oblio) l’impegno di tanti formatori ed allievi. Una scuola vissuta come una grande famiglia, che nonostante i numeri della sorprendente crescita nel tempo, ha saputo mantenere viva la comunicazione, l’accessibilità, il clima di serenità e prossimità, necessarie per una formazione sociale e culturale, nello stile di una operosa umiltà. Una scuola fondata sul servizio, dove la gestione non può essere espressione di potere. “La scuola aperta e la dirigenza diffusa”, un sogno del passato.