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IL TEDONE NELLA COMMISSIONE PER I NUOVI LICEI

 IL LICEO SCIENTIFICO ALLE SOGLIE DEL TERZO MILLENNIO:

 TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

 

La legge 10 febbraio 2000, n. 30 ("Legge Quadro in materia di Riordino dei Cicli dell'Istruzione"), detta anche riforma Berlinguer dal nome del Ministro della Pubblica Istruzione  dal 1996 al 2000, rappresentò la riforma della scuola italiana.

La legge aveva impostato una modifica strutturale dell'insegnamento, articolato in tre cicli:

  • la scuola dell'infanzia;
  • la scuola di base della durata di sette anni, caratterizzata da un percorso formativo unitario ed articolato in rapporto alle esigenze di sviluppo degli alunni;
  • la scuola secondaria della durata di cinque anni, caratterizzata da percorsi distinti in sei differenti aree: classico-umanistica, scientifica, tecnica, tecnologica, artistica e musicale e concluso da un esame di stato che assumeva la denominazione dell'area e dell'indirizzo. Ciascuna area doveva essere ripartita in indirizzi, anche mediante riordino e riduzione del numero di quelli esistenti.

L’Art. 6, comma 6 della legge prevedeva: All'attuazione della presente legge si provvede, sulla base delle norme generali da essa recate, mediante regolamenti da adottare a norma dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988 n. 400 in conformità agli indirizzi definiti dalle Camere in ordine al programma di cui al comma 1, nell'ambito delle disposizioni di legge.

Per la predisposizione dei Regolamenti il Ministero incaricò alcuni gruppi di lavoro per raccogliere le proposte attuative dei Programmi e dei quadri orario delle discipline. Per il ciclo secondario fu nominata una COMMISSIONE DI STUDIO PER IL RIORDINO DEI CICLI che si articolò in 8 gruppi di esperti incaricati di definire i diversi aspetti della riforma, gruppo che produsse un documento conclusivo dei lavori ed un documento di sintesi della prima fase dei lavori.

Contemporaneamente furono istituiti altri gruppi di ricerca per definire i diversi aspetti della riforma relativamente ai diversi livelli. Per la scuola secondaria c'erano da definire gli indirizzi, i quadri orario e le competenze in uscita, in modo da rendere completa ed attuabile la riforma della secondaria. Questi ultimi lavori furono affidati a diversi gruppi di esperti scelti dal Ministero, guidati ognuno da un ispettore dello stesso Ministero. In Puglia fu attivato un gruppo di ricerca fra dirigenti scolastici del Sud Italia, incaricato di produrre delle indicazioni per la riforma del Liceo Scientifico. Fu così istituito il gruppo di ricerca che operò suddiviso in tre settori nel Seminario che si tenne a San Severo nel periodo Marzo-Aprile 2000.

I gruppi furono invitati a definire i percorsi del nuovo liceo (determinati in sette percorsi per quattro aree di formazione), i quadri orario e le competenze in uscita del biennio e del triennio.

Il Liceo Tedone nell'ambito del programma ministeriale denominato "Il LIceo scientifico alle soglie del terzo millennio, tra tradizione ed innovazione", fu invitato, unica scuola della Provincia di Bari, a partecipare ai lavori del gruppo n. 1 le cui conclusioni sono riportate nel documento allegato; mentre le conclusioni generali sono contenute nel documento di sintesi.

Purtroppo tale progetto di riforma non fu portato a termine a causa del cambio del Governo e del relativo Ministro della Pubblica Istruzione. A distanza di anni il tema era ancora di attualità e si respirava ampiamente la necessità di arricchire l'offerta formativa della scuola in relazione ai mutati bisogni dell'utenza e della ricerca. La partecipazione del Tedone a tale seminario non solo esprimeva un esplicito riconoscimento della capacità della scuola di esprimere proposte innovative tendenti ad interrogarsi sul futuro della scuola, ma rappresentava anche l'occasione per maturare e confermare una cultura della innovazione. Da qui la necessità di impegnarsi per il rinnovamento dei curricoli, dei quadri orario, della valorizzazione della quota locale, della istituzione di indirizzi di studio definiti e qualificati all'interno di ogni scuola. Operazione che fu messa in atto nella programmazione dell'offerta formativa del Tedone con l'attivazione dei diversi indirizzi di studio e dell'adattamento dei quadri orario.

Nella stessa dimensione di coinvolgimento e proposta di riforma si inserisce la successiva partecipazione del "TEDONE" al PROGETTO "RISORSE" (RICERCA E INNOVAZIONE A SOSTEGNO DELLA RIFORMA DEL SISTEMA EDUCATIVO) che, in applicazione della Legge n.53/2003 a.s. 2004/05, il Ministero, Dipartimento  dell’istruzione, Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici, Ufficio VI, indirizzò ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali, ai Presidenti ed ai Direttori degli IRRE, al Presidente ed al Direttore dell’INDIRE, e, per conoscenza, al Capo Dipartimento, alla Direzione Generale per il personale della scuola, alla Direzione Generale per la Comunicazione, alle Sovrintendenze Scolastiche di Trento e di Bolzano, all’Intendenza Scolastica della Valle d’Aosta  e all’Assessorato per i Beni Culturali e Ambientali per la Pubblica Istruzione della Sicilia. La finalità del Progetto era espressa nella premessa della stessa Circolare.

 "L’attuazione della Riforma del sistema di istruzione e formazione di cui alla Legge 28 marzo 2003 n. 53 richiede operativamente un forte raccordo tra i soggetti interessati allo sviluppo dell’innovazione (MIUR , USR,IRRE,INDIRE), al fine di rispondere concretamente ed efficacemente ai bisogni delle istituzioni scolastiche autonome.

 Per realizzare un sistema di risposta efficace a quanto sopra espresso è indispensabile la costruzione di un modello di intervento sinergico, concordato e programmato, che risponda istituzionalmente all’esigenza del MIUR di esercitare la sua azione di coordinamento, indirizzo, supporto e verifica sull’attuazione della Riforma.

 Ciascuno dei soggetti protagonisti coinvolti contribuirà alla costruzione di tale modello, partendo dalle proprie specificità e pervenendo ad un risultato condiviso e coerente con le esigenze espresse dal sistema di istruzione e formazione.

 Nel processo di transizione dalla scuola dell’offerta alla scuola della domanda, il raggiungimento di risultati qualitativamente elevati rende indispensabile il contributo professionale e culturale delle scuole, attraverso momenti di riflessione e confronto. 

E' in coerenza con quanto premesso che viene ipotizzata la prosecuzione del progetto R.I.So.R.S.E. per l'anno scolastico 2004/5. "

Il "TEDONE" partecipò alla elaborazione di un progetto che vide diversi docenti positivamente coinvolti nella ricerca della continuità dell'insegnamento e nella definizione di un insegnamento fondato sulle unità didattiche. Nella relazione acclusa si riporta la verbalizzazione di una parte del lavoro che fu esteso a tutte le discipline. L'impatto positivo che si ebbe dalla partecipazione alla ricerca e produzione ebbe inevitabilmente un suo riscontro nell'azione didattica dell'intero istituto.

 

I PROGETTI DI NUOVI INDIRIZZI

Un ampio dibattito interno (Collegio dei Docenti e Consiglio di Istituto) e le sollecitazioni esterne hanno condizionato il TEDONE a proporre nel tempo l'allargamento degli indirizzi di studio utilizzando le possibilità di adozione di modelli ministeriali (Progetto Brocca, Indirizzo musicale-coreutico ed Indirizzo del Liceo dello sport) con gli opportuni adattamenti attraverso la quota dell'autonomia. Per illustrare le proposte elaborate ed avanzate agli organi competenti, indispensabili ai fini della necessaria autorizzazione, si riportano i Progetti seguenti con la precisazione che il Liceo Linguistico è stato effettivamente autorizzato ed avviato, mentre il Liceo dello Sport non è stato avviato per il numero limitato di autorizzazioni concesse nel primo anno di applicazione e quindi rinviato ad altro anno scolastico, mentre il Liceo Musicale non si è attivato per il ridotto numero di iscrizioni.

 LICEO LINGUISTICO

LICEO DELLO SPORT

 LICEO MUSICALE

 

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