Il TEDONE ha costantemente tenuto conto delle diversità di ritmo di apprendimento e delle lacune pregresse degli allievi. Si è fatto carico delle difficoltà ed ha cercato in tutti i modi di organizzarsi come agenzia formativa che puntava al successo scolastico degli alunni affidati alle sue cure.
Nell'ambito degli spazi concessi dal Decreto sull'autonomia, da subito ha predisposto un piano di azione per soddisfare le richieste formative dei diversi alunni (sia in difficoltà che con un ritmo di apprendimento più spedito: l'eccellenza) costituito dalle classi aperte, da attivare per alcune discipline. Per realizzare tale diversa strutturazione delle classi, già nei primi giorni di settembre si verificava la necessità-opportunità di realizzare le classi aperte per le discipline e le classi ritenute più bisognose di interventi mirati, in relazione alla composizione delle classi. Tale programmazione discendeva dalla necessità di strutturare l'orario settimanale delle lezioni con la previsione di ore in parallelo per le classi e le discipline interessate alla sperimentazione. Non fu facile realizzare la sperimentazione, ma l'impegno dei docenti consentì di ottenere risultati molto positivi per tutti gli alunni interessati. Questa misura organizzativa fu messa in atto in aggiunta a tutti gli altri interventi consistenti nei corsi di recupero, corsi di sostegno, corsi I.D.E.I. e sportello didattico.
I corsi sono stati organizzati sulla base della dichiarata disponibilità dei docenti, con la previsione di attivazione dopo le verifiche iniziali e di quelle effettuate a seguito delle valutazioni quadrimestrali. Dopo aver acquisito il parere del consiglio di classe, tranne che per lo sportello didattico che aveva una durata annuale e copriva tutte le discipline come forma di intervento di sostegno immediato non strutturato rivolto al singolo alunno, si organizzavano i corsi i.d.e.i. con un programma di recupero articolato in un numero di ore non inferiore a 10. Per i costi si utilizzavano quelli previsti dal Fondo di Istituto.
CRITERI PER LA GESTIONE DIDATTICA
Il Regolamento di Istituto, fin dalla prima formulazione, ha previsto i Criteri per la formazione delle classi che è regolata secondo i seguenti articoli. Le classi sono costituite di norma da 25 alunni, salvo diversa disposizione del MIUR e comunque con un tetto massimo di 30 alunni, salvo casi eccezionali. Le classi con alunni in situazione di disabilità possono avere un numero inferiore a 25 in relazione alla gravità dell’handicap ed agli obiettivi formativi del piano educativo individualizzato, formulato dal Consiglio di Classe. Le classi intermedie sono di regola corrispondenti a quelle dell’anno precedente, salvo i casi di riduzione del numero di esse. In tale ipotesi, sarà smembrata la classe con minor numero di alunni, salvaguardando tuttavia le classi sperimentali. Le classi terminali sono costituite in numero pari a quelle delle corrispondenti penultime classi funzionanti nell’anno scolastico precedente, per garantire la necessaria continuità didattica nella fase terminale del corso di studi. L’iscrizione alle classi viene fatta su esplicita richiesta dei genitori. In caso di esubero, qualora non sia possibile attivare un’altra classe dello stesso indirizzo, si procede al sorteggio delle unità eccedenti che potranno iscriversi ad altro corso dell’Istituto. In ogni caso viene assicurata la conclusione del corso di studi a chi si iscrive al primo anno. L’eventuale iscrizione tardiva può essere accolta dal Dirigente Scolastico che decide in merito ed assegna l’alunno alla classe, tenendo conto del numero di iscritti per ogni classe, in modo da evitare squilibri nella composizione. L’iscrizione nel corso d’anno o il trasferimento da altro corso o da altro Istituto può essere concesso su parere favorevole del Consiglio di Classe della classe accettante. Le prime classi devono essere omogenee tra di loro ed eterogenee all’interno. In sostanza si terrà conto dell’equa distribuzione delle qualifiche del Diploma di scuola secondaria di primo grado, dell’esigenza eventuale di costituire le squadre di Educazione Fisica e della possibile presenza di allievi in situazione di disabilità. Nell’ambito dei criteri di cui ai punti precedenti si terrà conto delle indicazioni dei genitori. Qualora le richieste dei genitori non siano coerenti con il criterio delle classi omogenee tra loro, si procederà al sorteggio per la costituzione dei gruppi omogenei per qualifica e sesso. Non partecipano al sorteggio gli alunni gemelli (se chiedono di stare insieme), gli allievi che hanno fratelli e sorelle iscritti ed ancora frequentanti, se lo chiedono espressamente (al fine di contenere la spesa familiare), i figli dei docenti che insegnano nell’Istituto, poiché è vietato loro tassativamente di iscrivere i figli nelle classi in cui insegnano. Le classi saranno formate dal Dirigente Scolastico nei primi giorni di Settembre. Una volta costitute le classi non saranno consentiti scambi se non prima dell’inizio delle lezioni e solo per categorie equivalenti. In tutti i casi in cui è previsto il sorteggio, questo avverrà alla presenza dei genitori che saranno espressamente invitati. Al momento della iscrizione alla prima classe il genitore (o chi esercita potestà genitoriale) indicherà il corso cui intende iscrivere il figlio, la lingua straniera seguita nella scuola secondaria di primo grado, a quale indirizzo intende iscrivere il ragazzo (preferibile una duplice indicazione), se intende avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica o di attività alternative. Con la C.M. n. 110 del 14.12.2007, art. 12 sono state diramate disposizioni in merito alle iscrizioni alle prime classi con la precisazione che ogni scuola, con delibera del Consiglio di Istituto, deve fissare i criteri in base ai quali si determina la precedenza in caso di domande eccedenti rispetto alla capienza complessiva della scuola. Nella eventualità che si verifichi tale situazione di eccedenza di domande il Consiglio di Istituto ha stabilito di impegnarsi ad accettare tutte le iscrizioni compatibili con la capienza massima della scuola e di procedere, in caso di assoluta impossibilità ad accogliere tutte le domande, nel seguente modo: verificare preliminarmente l’entità dell’eccedenza delle domande rispetto alla capienza massima della scuola, comprese eventuali succursali; procedere alla verifica delle qualifiche attribuite agli esami di licenza media per valutare il numero degli alunni con la qualifica più bassa; tenuto conto che i dati storici del Liceo testimoniano la dispersione, gli abbandoni, le ripetenze e le richieste di trasferimento in uscita da parte di alunni con qualifiche più basse in ingresso, si valuterà la relazione tra posti in eccedenza ed il numero di alunni con la qualifica più bassa; nel caso in cui il numero di alunni con qualifica più bassa sia superiore al numero di eccedenze rispetto alla capienza massima, si procederà al sorteggio per stabilire chi può essere ammesso alla conferma dell’iscrizione; nel caso in cui gli alunni con qualifica più bassa (“sufficiente”) siano di numero inferiore rispetto ai posti in esubero, si procede alla valutazione della seconda fascia (“buono”) applicando anche in questo caso, se necessario, il criterio del sorteggio; qualora nemmeno il ricorso alla seconda fascia (“buono”) sia sufficiente a determinare il numero preciso degli iscritti, si applica la stessa procedura anche alla fascia dei “distinto”; gli alunni designati quali destinatari di esclusione dalla domanda di iscrizione per esubero di domande hanno diritto, a richiesta, ad iscriversi per un indirizzo diverso da quello indicato nella domanda nel caso ci fosse disponibilità di posti. Qualora ci fossero più richieste per lo stesso indirizzo ha precedenza l’alunno con qualifica più alta e, in caso di richieste eccedenti di alunni che hanno la stessa qualifica, si procede tramite sorteggio.
Le disposizioni sopra riportate hanno consentito nel corso degli anni di procedre alla formazione delle classi in un clima di serenità e collaborazione. La trasparenza delle operazioni condotte alla presenza dei genitori ha contribuito ad alimentare il clima di fiducia e di apprezzamento nei confronti della scuola. Si aggiunga che la presenza di diversi indirizzi di studio, come proposti dalla scuola nel POF, risultava utile a definire già a monte la divisione in classi, senza nessun altro problema di scelta di corsi o di docenti ritenuti più favorevoli.